Scarlet Rivera, Thom Chacon e i Mandolin Brothers hanno reso omaggio al songwriter a Verano Brianza

Il 24 maggio 2022 Bob Dylan ha compiuto 81 anni. Quale migliore occasione, per festeggiare questa ricorrenza, di un concerto a lui dedicato, con la mitica “Queen of Swords” Scarlet Rivera tra i protagonisti? La violinista di Desire, insieme a Thom Chacon, Paolo Ercoli e ai Mandolin Brothers, è salita ieri sul palco della Biblioteca Comunale di Verano Brianza, luogo che da diversi anni ospita spesso eventi musicali d’eccezione, per celebrare il songwriter di Duluth interpretando alcuni dei suoi brani insieme ad altri del repertorio personale degli artisti coinvolti.

I Mandolin Brothers in versione trio (Jimmy Ragazzon alla voce, chitarra e armonica, Riccardo Maccabruni alla tastiera, fisarmonica e voce e Marco Rovino, chitarra e mandolino) hanno aperto la serata con tre brani: It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry da Highway 61 Revisited, poi una loro composizione originale intitolata Scarlet e quindi Blind Willie McTell, un brano composto da Dylan nel 1983 ma rimasto inedito fino al 1991, quando venne pubblicato in The Bootleg Series Volumes 1-2-1961-1991. Con la sua performance Ragazzon ha confermato la propria fama di essere, come lo ha definito Andrea Parodi, promotore della serata, una delle migliori voci del panorama Americana italiano. Ai tre musicisti si è aggiunta poi Scarlet Rivera, alla sua ultima data italiana di un tour che ha toccato tutta la penisola, dal Trentino alla Puglia, con grande successo e dimostrazioni di affetto da parte del pubblico.

Da sempre attivista impegnata sul fronte dei diritti civili e della difesa dell’ambiente, Scarlet ha interpretato Dustbowl, canzone dedicata ad un disastro ambientale avvenuto negli USA negli anni Trenta, tratta dal suo ultimo EP Dylan Dreams. Come lei stessa ha raccontato, la violinista si è scoperta come cantante solo negli ultimi anni e la sua voce è stata definita come la versione femminile di quella di Johnny Cash o dello stesso Dylan. La storia delle tempeste di sabbia narrata nel brano, come Rivera ha spiegato, ispirò anche il romanzo Grapes Of Wrath di John Steinbeck e fu al centro di diversi brani di Woody Guthrie. Scarlet è stata affiancata da Maccabruni e da Paolo Ercoli, dobroista e polistrumentista apprezzatissimo e fedele compagno di viaggio di numerosi musicisti statunitensi in tournée nel nostro Paese. I tre sono stati poi raggiunti sul palco da Thom Chacon, songwriter di Durango (Colorado), anche lui alla sua ultima data italiana, che ha condiviso con Scarlet e Paolo diverse tappe del tour. Chacon, che ha pubblicato lo scorso anno l’album Marigolds and Ghosts, è molto legato alle tematiche dell’immigrazione e della frontiera. Ha interpretato Empty Pockets e Borderland, intensi brani che confermano la sua abilità di storyteller di vicende di povertà, emarginazione e di speranza di riscatto.

Scarlet ha quindi fatto suoi tre brani di Dylan: It Is Not Dark Yet, Man In The Long Black Coat  e Señor, anche quest’ultimo incluso nel suo ultimo EP. Il brano si presta a differenti livelli di interpretazione, poiché il “Signore” a cui l’io lirico potrebbe essere un uomo incontrato casualmente per la strada, metafora dell’esistenza, ma anche l’Altissimo, a cui si rivolgono domande ineludibili sul senso della vita:

Can you tell me where we’re headin’?
Lincoln County Road or Armageddon?

La serata si è conclusa con una serie di perle del repertorio dylaniano: il duetto di Ragazzon e Thom sulle note di I Shall Be Released, una versione The Times Are A-Changin’ a due voci tra Scarlet e Jimmy, un pensiero rivolto da Rivera alla guerra in Ucraina con una delle canzoni pacifiste per eccellenza, Blowin’In The Wind, e una travolgente versione di Hurricane cantata da Ragazzon e Maccabruni, brano tanto più significativo perché tratto da Desire, il disco del 1976 in cui il violino della “Queen of Swords” sostituì la chitarra di Eric Clapton, divenendo, dopo il leggendario incontro tra Bob e la violinista dalla chioma fiammeggiante, il primo album della storia del rock in cui questo strumento si conquista un posto d’onore. Grandi interpreti, dunque, e grandi emozioni per festeggiare degnamente il compleanno del songwriter premio Nobel per la letteratura 2016, attualmente impegnato nel suo “Rough And Rowdy Ways” tour negli Stati Uniti, che lo vedrà on the road fino al 2024.