Lo scorso settembre, precisamente il giorno 28, ricorreva il novantesimo anniversario dalla nascita di Piero Ciampi. Il cantautore e poeta livornese è scomparso a soli 45 anni, nel 1980, interrompendo così bruscamente non solo la propria stessa vita, ma anche la propria produzione artistica, e lasciando dietro di sé progetti incompiuti, poesie e brani inediti. E proprio “scavando” tra questo materiale è nata l’idea di realizzare una raccolta che potesse contribuire a valorizzare molte di queste composizioni, che rischiavano di essere dimenticate o di andare perdute. Così, dall’appassionata e puntuale ricerca di Enrico De Angelis, già autore di altri lavori su Ciampi, è nato “Siamo in cattive acque”, un doppio album, che comprende 32 tracce per quasi due ore di musica. Di queste tracce undici sono totalmente inedite, mentre le restanti 21 sono versioni alternative di pezzi già pubblicati.
Il lavoro discografico esce in formato solo fisico, due CD più un booklet di 72 pagine, edito da Squilibri. Il libretto, oltre che da alcuni autografi del cantautore, è arricchito da fotografie degli anni Sessanta di Uliano Lucas e dai collage digitali di Daisy Jacuzzi.
Il titolo del disco proviene da un testo autografo riprodotto nel booklet: sulle pagine di una rubrica telefonica Piero aveva steso degli appunti relativi alla possibile tracklist di un suo futuro album, intitolandolo proprio “Siamo in cattive acque” – scelta quanto mai profetica, vista l’attuale situazione in Italia e nel mondo – e includendo in esso cinque dei brani pubblicati ora.

La raccolta comprende due fasi della vita artistica di Ciampi: il breve periodo in cui, nel 1967, egli lavorò con il musicista genovese Elvio Monti e la successiva collaborazione, risalente agli anni Settanta, con Gianni Marchetti. A questa seconda fase risalgono anche gli studi preparatori per l’album di Nada del 1973, “Ho scoperto che esisto anch’io”, con due brani inediti al fianco di quelli che sarebbero stati affidati alla Malanima.
I pezzi già noti presentano significative differenze a livello musicale e testuale rispetto alle versioni edite. Diversa, inoltre, è la qualità delle registrazioni: alcune presentano arrangiamenti e orchestrazione ben definiti, mentre altre sono allo stadio di provini, che però producono un notevole impatto emotivo sull’ascoltatore, consentendogli di ripercorrere l’evoluzione di un brano attraverso le sue varie stesure.
Il tuo corpo, Perché, Va la vita va, Un giorno o l’altro io ti ucciderò sono tracce mai pubblicate prima d’ora, dalle basi orchestrali morbide e jazzate, realizzate nel maggio del 1967 con Monti, che nello stesso periodo stava lavorando con il suo concittadino Fabrizio De André. Il cantato è suadente e non si distacca dalle modalità interpretative diffuse negli anni Sessanta; i testi alternano immagini suggestive, come la presenza femminile dalla lancinante seduttività ne Il tuo corpo (“va il tuo lungo corpo in ogni sguardo come un coltello, apre ferite bianche in ogni cuore”) a riflessioni esistenziali e ad esplicite accuse ad una donna infedele e bugiarda (Perché). Nella medesima sessione Ciampi registra poi anche altri pezzi che compariranno, rimaneggiati, in lavori successivi.
Alcune composizioni, come L’amore va e Miserere, rimandano alla sofferta rottura con la compagna di allora, Gabriella, con espressioni che si fanno a volte estreme, in un accumulo di disperazione e risentimento che rischia di avere una drammatica conclusione: come sottolinea De Angelis nel booklet, “l’omicidio è un’ossessione visionaria” presente a più riprese nella scrittura del cantautore:
Ma un giorno o l’altro ti ucciderò,
tu non mi credi,
eppure sai che sono matto,
ti prenderò la testa,
la metterò per terra
e ti farò pagare tutti i dolori.
Con questo amore
non mi hai lasciato alternative,
mi hai chiuso in faccia
tutte le porte della vita,
ma poi…
se ti penso insieme a un altro
il mondo intero mi crolla addosso
(Un giorno o l’altro ti ucciderò).

Merita poi una menzione Conphiteor, il cui testo è, ancora una volta, ricco di spunti autobiografici: l’io lirico confessa all’ascoltatore tutte le proprie debolezze (le risse, le scommesse), le fantasticherie e i propri tumulti interiori. La madre, gli amici, la sua donna hanno di lui un’opinione positiva, ma non sanno…
che giuro ogni mattina
di fare grandi cose
ma quando vien la sera
che ho fatto? Niente, niente.
Che gioco sui cavalli
il soldo che mi resta
e tengo nelle tasche
sogni, strani sogni.

I brani degli anni Settanta mostrano un Piero un po’ debilitato, a volte affaticato anche a livello vocale, e l’interpretazione si fa più sofferta, tra parti cantate ed altre declamate, interruzioni parlate ed esternazioni. A questa fase appartengono le inedite Mai muoversi, dall’elaborato arrangiamento in cui spiccano i cori femminili, Se… ma…no… e Fra 30 anni, ma anche Io e te Maria e Il lavoro, in versioni antecedenti a quelle che compariranno in “Io e te abbiamo perso la bussola” (1973). Ci sono anche due ulteriori lezioni di Non c’è più l’America, brano che progressivamente si spoglia di note e si carica di astio, divenendo una vera e propria invettiva contro le illusorie promesse del “sogno americano” e l’ipocrisia degli intellettuali.
I rimanenti pezzi, come si è detto, sono i provini per l’album di Nada e tra essi se ne possono distinguere alcuni già orchestrati sapientemente da Marchetti, mentre altri sono in versione minimale, per sola voce e piano. Tra essi citiamo Confiteor, che fa il paio, nel titolo e nel testo, con quella degli anni Sessanta. Il curioso appellativo Zambaro, infine, potrebbe alludere al personaggio di Zampanò nel film “La strada” di Fellini; il brano è un compendio delle tracce precedenti scritte per la Malanima, un intreccio di citazioni con un affascinante arrangiamento jazz.

L’operazione discografica va considerata nell’intento di restituire una fotografia ancora più nitida del cantautore livornese, aggiungendo alle opere già edite una serie di elementi che consentono di indagare ulteriormente la figura umana ed artistica di Ciampi e di apprezzare la profondità poetica dei suoi testi, nei quali egli non esitava a mettere a nudo il proprio animo tormentato e la propria brama insaziabile di vita. Tutto questo è stato possibile non solo grazie all’approfondita ricerca di De Angelis, ma anche tramite l’apporto di alcuni collaboratori dell’artista, come Pino Pavone e i compianti Gian Franco Reverberi, il già citato Gianni Marchetti e Roberto Ciampi, fratello di Piero, anch’egli prematuramente scomparso.
L’album è stato presentato in anteprima nazionale al Premio Ciampi che, per evidenziare l’importanza di questa pubblicazione, ha scelto come denominazione della corrente edizione, la ventisettesima, lo stesso titolo del disco.
Artista: Piero Ciampi
Titolo: Siamo in cattive acque. Canzoni inedite
Etichetta: Squilibri (booklet di 72 pagine + 2 CD)
Data di uscita: 21 novembre 2024

Tracklist:
CD 1 – Le canzoni
1 Il tuo corpo #1 (1.33)
2 Perché (2.26)
3 Va, la vita va (2.37)
4 Un giorno o l’altro ti ucciderò (2.41)
5 Triste triste (Livorno #0) (2.57)
6 Non c’è più l’America #0 (1.58)
7 Miserere #0 (2.05)
8 Conphiteor #1 (2.22)
9 Mai muoversi (4.38)
10 Fra 30 anni (5.43)
11 Io e te, Maria #0 (3.25)
12 Il lavoro #0 (6.43)
13 Confiteor #0 (3.41)
14 Sul porto di Livorno #0 (3.42)
15 Sono seconda (3.57)
16 Come faceva freddo #0 (3.38)
17 Eri proprio tu #0 (3.31)
18 Zambaro #2 (4.00)
Durata totale: 62.29
CD 2 – Le incompiute
1 L’amore va (2.57)
2 Ed ora dove andrai? (3.04)
3 Il tuo corpo #0 (2.38)
4 Viso di primavera #0 (2.42)
5 Se… ma… no… #0 (5.21)
6 Se… ma… no… #1 (5.00)
7 Miserere #2 (3.54)
8 Questo è un miserere #4 (2.23)
9 Non c’è più l’America #2 (1.49)
10 Non c’è più l’America #3 (3.13)
11 Madonnina del 2000 #1 (5.13)
12 Hitler in galera #1 (2.28)
13 Hanno arrestato anche l’inverno #1 (3.30)
14 La storia del signor YX #1 (3.49)
Durata totale 48.40

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su “Impatto Sonoro” il 21 novembre 2024:
https://www.impattosonoro.it/2024/11/21/speciali/ristampe-e-dintorni/piero-ciampi-siamo-in-cattive-acque-canzoni-inedite/