Day tripper in Città Alta alla scoperta di Springsteen

She was a day tripper – Sunday driver, yeah. Parole che mi vengono in mente quando – era da un po’ che non accadeva, in verità – decido di avventurarmi in territori inesplorati, e il territorio, in questo caso, non è tanto Bergamo, città relativamente vicina, ma l’immensa produzione musicale di Bruce Springsteen, che – lo confesso –  non ho mai approfondito, per svariati motivi, come meriterebbe.

Ma dove il rock chiama, io accorro e così, ieri pomeriggio, ho assistito alla seconda edizione di Bergamo racconta Springsteen, manifestazione organizzata nella splendida cornice del parco Sant’Agostino. Una domenica dal clima autunnale non ha scoraggiato la partecipazione dei numerosi fans di Bruce, ai quali mi sono mischiata in veste di curiosa, più che di autentica appassionata.

bergamo_racconta_springsteen.jpg

Ma allargare i propri orizzonti culturali e musicali è sempre doveroso. Così, per prima cosa, ho ascoltato gli interventi di Eleonora Bagarotti e di Mauro Zambellini sulla parabola artistica del musicista di Freehold, accompagnati dalla visione di alcune delle sue esibizioni live più significative.

IMG_8753.JPG
Eleonora Bagarotti

La presenza di Eleonora, lo ammetto, è la calamita che mi ha attirato a questo evento. Seguo la scrittrice piacentina da tempo sul suo blog e nella sua attività giornalistica e avevo avuto modo di incontrarla a Milano, un paio d’anni fa, in occasione della presentazione di un suo libro sui Beatles. Ma, soprattutto, per me la “Bag” è l’autrice di un’opera che considero fonte di grande ispirazione e riflessione: Magic Bus- Diario di una rock girl. Un racconto che mi ha lasciato senza fiato oltre che, lo ammetto, con una punta di invidia per le innumerevoli esperienze da lei vissute nell’ambiente musicale internazionale.

Momento clou della giornata è stato poi l’intervento, articolato e approfondito, di Carlo Massarini sull’album Darkness on the Edge of Town in occasione del quarantennale della sua pubblicazione. Massarini ha illustrato la genesi del disco, decisamente complessa: Bruce, infatti, scrisse una sessantina di canzoni, dalle quali vennero poi selezionati i dieci brani che compongono il suo quarto album, successivo a Born to Run. Ci vollero tre anni perché il lavoro vedesse la luce, a causa di una serie di vertenze con il manager Mike Appel. Lo scontro con quest’ultimo, che approdò anche in tribunale per una complessa vicenda legale, gettò il cantautore nello sconforto e influenzò anche la stesura della maggior parte dei testi, gettando un’ombra di pessimismo sulla visione della vita e del mondo che emergeva da essi. I personaggi tratteggiati da Springsteen in questo lavoro sono disperati e disincantati e cercano una promised land, rendendo l’album cupo ma, allo stesso tempo, uno dei più sinceri, viscerali e di conseguenza più amati dai fans dell’artista americano.

massarini.jpg
Carlo Massarini

Il racconto del giornalista, preceduto da un breve intervento di Massimo Priviero, è stato inframmezzato da alcuni pezzi interpretati dalla giovane cantautrice AmbraMarie, tra i quali Because the Night . Questa canzone, portata al successo dalla “Sacerdotessa del rock” Patti Smith, fu registrata da Springsteen durante le sessioni del già citato Darkness on the Edge of Town. La band di Patti stava lavorando sull’album Easter nello studio di fianco a quello del “Boss”. Quando il songwriter si rese conto che il brano non avrebbe trovato posto nel suo album, pensò di “cederlo” alla collega, che cambiò però la prospettiva del testo, rendendolo adatto a una interprete femminile. Springsteen, in seguito, ha spesso eseguito il brano durante i propri concerti, usando il testo senza le modifiche apportate da Patti, ma ne ha pubblicato l’incisione originale solo nel 2010, nell’album The Promise.

IMG_8764.JPG
AmbraMarie

Al tramonto, anche se la manifestazione prosegue, decido di regalarmi una breve passeggiata in Città Alta per assaporarne, anche se brevemente, l’affascinante atmosfera. E poi il rientro a casa, al buio – l’estate è proprio finita e domani ricomincia la scuola – con Prove it all night che mi risuona nella mente. Anche se più adatto all’occasione sembrerebbe un altro pezzo: I was trying to find my way home… this is Radio Nowhere, is there anybody alive out there?