Il nuovo film di Danny Boyle ci racconta cosa potrebbe accadere in un modo senza Fab Four
Come sarebbe un mondo senza Beatles? O meglio, come si vivrebbe in una realtà in cui tutti, tranne uno, si sono dimenticati dei quattro di Liverpool, e cosa accadrebbe se quest’ultimo – un giovane musicista squattrinato – spacciasse per sue le loro immortali melodie? Successo strepitoso, naturalmente… ed una serie di esilaranti avventure. Tutto questo accade nel film Yesterday di Danny Boyle, regista che non ha bisogno di presentazioni e che apprezzo soprattutto per uno dei suoi primi lavori, il celeberrimo Trainspotting.Ieri sera ho avuto il privilegio di poter assistere all’anteprima assoluta di questa pellicola presso lo Space Odeon Cinema di Milano. Davvero una bella opportunità, anche perchè l’uscita del film nelle sale italiane, originariamente prevista per il 4 luglio, è stata posticipata al 26 settembre. La Universal Pictures ha pensato di offrire ad un nutrito e fortunato gruppo di spettatori – tra cui una folta delegazione dell’associazione “Beatlesiani d’Italia” capitanata dall’infaticabile presidente Rolando Giambelli e reduce dall’ultimo raduno, il trentesimo, a Brescia – la visione del film, preceduta da un concerto della Beatles tribute band migliore d’Italia, sempre attiva in tutta Europa con i suoi concerti e lo spettacolo”Revolution” : The Beatbox. I Beatbox sono una band a cui sono molto affezionata: li ho visti esibirsi in moltissime occasioni, ma ricorderò sempre la prima volta che li vidi, otto anni, fa al Palatenda di Mariano Comense, prima ancora che il loro successo esplodesse. Li ho quindi rivisti con piacere ieri sera e ho apprezzato come sempre il loro talento e la loro fedeltà al sound originale della band di Liverpool.
Ma torniamo al film. Jack Malik – interpretato dall’esordiente Himesh Patel – un magazziniere aspirante musicista, tenta di affermarsi con l’aiuto di Ellie, sua manager e amica da sempre. Mentre ritorna a casa in bicicletta una sera, viene investito da un autobus a causa di un blackout che paralizza il pianeta per 12 secondi. Rientrato dall’ospedale, si rende conto che nel mondo che lo circonda non c’è traccia dei Beatles: nessuno sa chi siano né ricorda le loro canzoni e sul web non c’è traccia di loro Dopo lo sconcerto iniziale, Jack decide di far passare come proprie le straordinarie canzoni dei quattro e il successo è quasi immediato. Viene notato da Ed Sheeran – nella parte di se stesso – che gli chiede di fargli da spalla nel suo tour di concerti. Alla prima esibizione, a Mosca, Jack fa impazzire il pubblico con Back in the USSR e da lì sembra destinato a diventare un fenomeno planetario… Ma davvero il giovane è l’unico al mondo a sapere chi siano i Beatles? E l’umanità si è dimenticata solo di John, Paul, George & Ringo o ci sono altri personaggi o istituzioni che non fanno più parte della coscienza collettiva?
Per rispondere a queste domande bisognerà aspettare l’uscita nelle sale, ma ne vale davvero la pena. Yesterday è un film coinvolgente, a tratti esilarante, con trovate spassose ed azzeccate come il pellegrinaggio di Jack a Liverpool o l’esplosione della Malikmania. Al tempo stesso, Boyle ci mostra un protagonista diviso tra l’attrazione per il successo ed il guadagno, alle prese con una manager senza scrupoli, ed il proprio irrinunciabile desiderio di autenticità, che lo porta a scegliere ciò che conta davvero anche grazie ad un incontro fatidico che imprime una svolta inaspettata alla vicenda.
Basato su un’idea geniale, il film dimostra ancora una volta come l’appeal delle composizioni dei Fab Four sia eterno. Il mondo senza i Beatles sarebbe infinitamente peggiore, come dice un personaggio del film. George Harrison disse che I Beatles avevano salvato il mondo dalla noia e profetizzò che nel ventunesimo secolo i ragazzi avrebbero ancora ascoltato ed amato le immortali canzoni del quartetto, e così è. Buona visione!