Terza parte della trilogia che riassume le mie recensioni del 2022 per “L’Isola della Musica italiana”e “Impatto Sonoro”

Il 2022 volge al termine ed è tempo di bilanci. Ho dedicato la maggior parte delle mie energie alla musica italiana, con le mie recensioni delle nuove uscite discografiche di artisti affermati ed emergenti, ma anche ascoltando con grande attenzione, dopo averlo trascurato per molti anni, il Festival di Sanremo. Ho assistito a live memorabili, sono stata nel backstage di numerosi concerti, mi sono dedicata anche alla composizione… ma su questo aspetto torneremo più avanti. Un’altra esperienza molto importante è stato il mio contributo alla selezione dei 300 partecipanti al concorso “L’artista che non c’era”, attività estremamente impegnativa, ma che mi ha portato a conoscere moltissimi cantautori e musicisti di grande valore. Lo ammetto, il 2022 è stato un anno straordinario, dal punto di vista musicale, ma anche a livello personale. Per concluderlo nel modo migliore, pubblico qui qualche estratto dalle mie recensioni pubblicate sul sito “L’Isola della Musica italiana” nell’ultima parte dell’anno, più tre stralci da quelle uscite su “Impatto Sonoro”, webmagazine con cui ho iniziato a collaborare di recente.

Dai Marlene Kuntz, uno dei miei gruppi preferiti di sempre, a progetti di riqualificazione sociale come Parole Liberate, passando per il cantautorato al femminile di mariaFausta, Paola Sabbatani e Cassandra Raffaele, per approdare infine al progetto internazionale made in Italy di StreetLore, ecco le ultime “musiche dall’isola”!

Per chi le avesse perse, o per chi volesse fare un piccolo “ripasso”… buona lettura… e buon 2023!

Umberto Palazzo, Belvedere Orientale

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Belvedere Orientale, il nuovo album di Umberto Palazzo, è un disco che celebra la vita vissuta sulle rive dell’Adriatico. Il percorso solista del cantautore abruzzese, dopo “L’Eden dei lunatici” uscito due anni fa, prosegue arricchendosi di nuove suggestioni e, accanto agli echi di Lucio Battisti, Lucio Dalla, Ivan Graziani ed Eugenio Finardi, già presenti nel precedente lavoro, qui si inseriscono elementi di funk psichedelico e soul e rimandi ad altri ‘amori musicali’ quali i Beatles, Paul Weller, Paul Simon, Marvin Gaye e la Motown, con qualche colorazione estiva, latina e tropicale. All’interno di queste sonorità, Palazzo racconta una serie di storie, alcune nostalgiche, altre legate all’attualità, con un tono lieve, fra malinconia e ironia, che si addice sia agli episodi più sereni che a quelli più drammatici. L’album è nato in un periodo molto buio, quello della pandemia, ma la scelta di narrare “la tragicommedia della vita con il sorriso sulle labbra”, come ha dichiarato lo stesso artista, è la consapevole cifra stilistica di tutto il disco, che impregna sia le liriche che le scelte musicali’.

Cassandra Raffaele, Camera Oslo

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‘Norvegia, anni ’70. In una stanza d’albergo della capitale, una giovane donna traccia un bilancio della propria esistenza irrisolta e comprende quanto sia importante e significativa la relazione con il partner, che costituisce per lei un baluardo difensivo dalle avversità e dalle contraddizioni del mondo esterno, ma anche da sé stessa, dalla propria inquietudine, dalla propria anarchia interiore. Camera Oslo, il nuovo disco della cantautrice siciliana Cassandra Raffaele, è un’indagine sulla necessità di ricostruire la propria integrità infranta tramite l’incessante ricerca della persona amata, della metà perduta di sé come nel mito dell’androgino del Simposio di Platone‘.

Marlene Kuntz, Karma Clima

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‘La parola “karma” indica, nelle religioni e nelle filosofie indiane, l’agire per raggiungere un fine secondo il principio di ‘causa-effetto’: è una legge per la quale l’azione vincola gli esseri dotati di coscienza alle conseguenze morali che ne derivano e quindi al saṃsāra, il ciclo delle rinascite. Volendo esprimerci in modo più semplice, secondo l’idea di “karma” non ci sono azioni senza ripercussioni, ed il comportamento dell’uomo, positivo o negativo, ha su di lui analoghi effetti. Associare questo concetto a quello di clima significa affermare che l’operato degli esseri umani produce un’impronta sull’ambiente che, come è noto, negli ultimi tempi è stata (ed è) devastante, causando il riscaldamento globale e fenomeni metereologici estremi, in Italia come nel resto del pianeta. E accostare questi due termini nel titolo del loro undicesimo full-length Karma Clima è, negli intenti dei Marlene Kuntz, un invito a tutti i loro ammiratori (e non solo a loro, ovviamente) a riflettere seriamente e a prendere posizione rispetto a questa importante problematica.“Si tratta di un disco fortemente poetico ed empatico, realizzato in un’ottica di condivisione”. Così si è espresso il frontman Cristiano Godano in una recente round table via Zoom con la stampa. Il gruppo, negli ultimi mesi, è rimasto a stretto contatto con la propria fanbase tramite l’invio di newsletter che avevano lo scopo di aggiornare i followers sull’evoluzione del progetto artistico, tappa dopo tappa, dalle prime sessioni di registrazione al tour estivo, fino all’uscita dei singoli e poi dell’album lo scorso 30 settembre’.

mariaFausta, Better Like A Machine

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‘In un futuro distopico gli esseri umani potrebbero smarrire la propria individualità e quella fragilità che li rende al tempo stesso effimeri ed unici, inseguendo un ideale di perfezione per essere simili a dei robot, privi di emozioni e per questo alieni dalla sofferenza. Questa ipotesi, inquietante e insolitamente suggestiva al tempo stesso, è al centro di Better, Like a Machine, title track del secondo album della cantautrice e violinista siciliana mariaFausta. Il disco, uscito qualche mese fa (marzo 2022), contiene undici tracce composte e completamente arrangiate da lei stessa’. 

Paola Sabbatani, Libertà e malinconia

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Libertà e malinconia è il nuovo progetto musicale di Paola Sabbatani, che si compone di nove tracce per un articolato percorso tra indagine psicologica e impegno civile. La cantautrice faentina è anche docente, attrice, regista, scrittrice e la sua ricerca artistica ha spaziato, negli anni, dalla memoria storica – ricordiamo il suo concerto/spettacolo “Non posso riposare” del 2007, basato sulla riproposizione di canti di lotta, di lavoro e d’amore, da cui è stato tratto un album live – all’attenzione alle problematiche sociali e alla musica tradizionale e popolare. Il nuovo disco si caratterizza per durate importanti (i brani hanno una lunghezza media di cinque minuti) e liriche che tratteggiano storie di donne, tra forza e fragilità, scenari individuali ed affreschi di più ampio respiro. Come ha spiegato la stessa cantautrice, i testi non sono autobiografici, ma si basano su una serie di interviste realizzate in collaborazione con la rivista “Una Città” (sito internet: unacitta.it), della quale lei è redattrice’.

AA.VV., Parole liberate

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Parole in libertà, parole come aspirazione ad una ridefinizione del proprio sé, alla ricostruzione dei propri orizzonti e delle prospettive di vita. La scrittura come veicolo di espressione, di promozione sociale, di riscatto. Queste le idee che stanno alla base di Parole liberate, iniziativa nata nel 2014 grazie all’associazione “Parole liberate: oltre il muro del carcere”, che quest’anno ha dato vita alla realizzazione un album omonimo contenente 14 brani. Grazie ad un bando emanato dal Ministero della Giustizia, il progetto propone ai detenuti la scrittura di un testo che poi diventa canzone, grazie alla collaborazione di diversi esponenti della scena musicale italiana’.

Recensioni da “Impatto Sonoro”

Ardecore, 996 – Le canzoni di Giuseppe Gioachino Belli

https://www.impattosonoro.it/2022/11/03/recensioni/ardecore-996-le-canzoni-di-giuseppe-gioachino-belli/

“996 – Le canzoni di Giuseppe Gioachino Belli”, uscito lo scorso 6 ottobre, fa parte di un articolato progetto artistico, che comprende un doppio album presente sulle piattaforme digitali (La Tempesta Dischi /Believe) ed un libro, edito da Squilibri, quale unico supporto fisico dell’intero lavoro. Il volume, tramite QR Code, offre la possibilità di accedere all’ascolto in streaming e al download delle canzoni (28 in totale), corrispondenti ad altrettanti sonetti. Esso vede la prefazione di Marcello Teodonio, il più autorevole studioso dell’opera di Belli e presidente del centro studi a lui dedicato. Il libro contiene i testi delle liriche con note autografe del poeta, suggestive illustrazioni originali, realizzate da alcuni disegnatori di fama, e le partiture di tutti i brani. La release è stata anticipata dall’uscita, nello scorso mese di giugno, di due singoli (Er zagrifizzio d’Abbramo Er cimiterio dela morte) seguiti a luglio dal primo volume di ascolto, costituito da 16 tracce.

Phomea, Me And My Army

https://www.impattosonoro.it/2022/11/11/recensioni/phomea-me-and-my-army/

“Me And My Army” è il titolo del nuovo lavoro di Phomea, moniker dietro il quale si cela il cantautore toscano Fabio Pocci, già definito dalla stampa “poeta grunge”. Dopo il songwriting intimo e tormentato del precedente “Annie”, questo full-length viene descritto dal musicista stesso come “un viaggio ai confini dell’umano”. Le dodici canzoni che lo compongono, infatti, vogliono essere “un’opera fatta di parole, suoni e immagini che raccontano un mondo in cui l’intelligenza è artificiale e la realtà virtuale. Un mondo in cui siamo costretti a chiederci cosa vuol dire essere, o restare, umani”. E così, traccia dopo traccia, l’artista mette a nudo il proprio animo, alla ricerca dell’umanità propria e altrui, smarrita dietro stili di vita sempre più frenetici e spersonalizzanti.

StreetLore, StreetLore

https://www.impattosonoro.it/2022/12/01/recensioni/streetlore-streetlore/

‘Un progetto lungamente pensato, meditato, accarezzato negli anni, la realizzazione del sogno di una vita. Questo è l’autentico significato di “StreetLore”, che è il titolo di un album, ma anche il moniker dietro il quale si cela Lorenzo “LoreRock” Nava, tastierista, e l’ensemble di musicisti che lo ha coadiuvato nella produzione del suo esordio discografico. Il musicista brianzolo aveva da tempo nel cassetto numerosi brani che aspettavano di vedere la luce e di prendere forma nel modo più adeguato ed è riuscito a raggiungere questo importante obiettivo dopo una lunga gestazione, i cui primi momenti risalgono al 2018, grazie all’amico produttore Pierpaolo ‘Zorro’ Monti dell’etichetta Burning Minds Music. Entusiasta di questo materiale, Monti ha coinvolto nel progetto Alessandro Broggi, al quale poi è subentrato Andrew Trabelsi in qualità di coproduttore, ed una line up di eccellenti strumentisti, tutti provenienti dal mondo dell’hard rock’.