Un omaggio al Sessantotto e alla figura del padre in due iniziative editoriali di Squilibri

Multifilter

Il Sessantotto è un anno composto da dodici mesi, come tutti, ma la sua influenza sul piano culturale e sociale va oltre gli eventi che ebbero luogo in quei 365 giorni. Gli ultimi anni Sessanta, con una serie di eventi e mutamenti, hanno infatti anticipato il ’68, che ha poi manifestato la sua eredità anche nel decennio successivo. Questo è l’assunto dietro il titolo Vent’anni di Sessantotto, un libro pubblicato qualche mese fa e realizzato con i contributi di Sergio Secondiano Sacchi, di Sergio Staino e dello storico e docente universitario Steven Forti.
Ho avuto modo di assistere ieri a un incontro con gli autori presso lo “Spazio Libri La Cornice” di Cantù, patrocinato dal Club Tenco (del comitato direttivo del quale i tre fanno parte) e moderato dall’immancabile Antonio Silva, che rivedo sempre con piacere in qualità di presentatore ma anche di ex-preside del liceo che frequentai.

La peculiarità del Sessantotto è soprattutto quella di essere un movimento di giovani: tutte le rivolte del periodo, con caratteristiche differenti nei vari luoghi e accadimenti, hanno in comune il desiderio da parte delle nuove generazioni di essere diverse da quella dei propri genitori. Da questo presupposto partono la ricerca musicale di Sacchi, l’analisi storica di Forti e i contributi visuali dei fumetti di Staino, aventi ovviamente come protagonista il mitico Bobo. Il libro è corredato da due CD che contengono ben 45 canzoni, risalenti al periodo o ad esso ispirate, con la volontà, come ha ricordato lo stesso Staino, di realizzare un prodotto improntato alla coesistenza e alla contaminazione di più linguaggi – storico, sociologico, artistico, musicale – per descrivere un’epoca complessa, difficilmente racchiudibile in una definizione univoca.
La stessa formula, libro con due Cd, caratterizza un’altra pubblicazione, sempre curata da Sacchi: Multifilter, una raccolta di racconti dedicata alla figura del padre. “Mito e memoria del padre nella canzone” è il sottotitolo del volume e pezzi come Quella carezza della sera, Father and Son, ma anche brani tradizionali o meno noti, fanno da colonna sonora, affidati al calibro di interpreti quali Vittorio De Scalzi, Ricky Gianco, Massimo Priviero, Mimmo Locasciulli e molti altri.

Tra gli autori dei racconti improntati alla memoria della figura paterna troviamo gli stessi Sacchi e Forti, ma anche Francesco Guccini, Gianni Mura, Paolo Pasi e Antonio Silva, che commosso ha letto il suo racconto coinvolgendo emotivamente il pubblico.
Il momento più emozionante, però, è stata l’incontro con Staino, che ha voluto realizzare una dedica originale e diversa per ciascun libro.

Ancora una volta eventi di elevato spessore culturale hanno luogo nel territorio che mi circonda. La Brianza, quindi, non è quella velenosa di Battisti, ma si rivela fertile di stimoli artistici, grazie all’appassionato operare di enti e associazioni che rendono quest’area più vivace e coinvolgente.

Bobo