Blackbird Singing è il titolo di un volume pubblicato nel 2001 che raccoglie poesie e testi di canzoni scritti da Paul McCartney tra il 1965 e il 1999. La scelta dei testi fu curata da Adrian Mitchell, poeta e scrittore di spicco nel panorama letterario britannico. Mitchell fu il primo a pubblicare un’intervista ai Beatles su un quotidiano nazionale inglese nel 1963 e fu vicino al gruppo dei “Liverpool Poets”, autori che negli anni ’60, in contemporanea con l’ascesa dei Fab Four, si fecero interpreti del rivoluzionario spirito del loro tempo.
Mitchell, insieme a Linda Eastman, ebbe l’idea di pubblicare una raccolta di liriche partendo dal presupposto che Paul potesse essere considerato un poeta popolare come William Blake, autore di Songs of Innocence and Songs of Experience, o come lo scozzese Robert Burns. Nella sua introduzione al volume, Mitchell precisa che McCartney scriveva poesie già da studente, sotto la guida del suo insegnante di letteratura Alan Durband, e conosceva molto bene gli autori classici inglesi. L’autore definisce Paul come un gioielliere e un giocoliere, quando si tratta di mettere insieme le parole, e aggiunge che le sue liriche possono essere leggere come piume o pesanti come un autobus a due piani, o come lo stesso cuore umano.
Mitchell cita a titolo esemplificativo del processo di composizione poetica di McCartney la genesi di Blackbird, così come viene narrata dallo stesso Paul in Many Years from Now di Barry Miles. Paul fu ispirato, come è noto, dal movimento per i diritti civili, e l’idea era quella di descrivere i sentimenti di una donna di colore e il suo desiderio di emancipazione. Trasfigurare l’essere umano in un uccello consentì di rendere più poetico ed universale l’anelito alla libertà, a migliori condizioni di vita, alla rinascita spirituale e da questo presupposto nacque il testo di una canzone che per decenni è stata fonte di ispirazione per molte persone. Lo stesso Paul narra di aver ricevuto numerose lettere in cui i suoi fans dichiaravano che Blackbird aveva cambiato la loro vita.
Il libro è diviso in capitoli che raggruppano testi di canzoni e liriche inedite suddivisi per aree tematiche. Playing at Home accosta In Liverpool, poesia dedicata alla città natale, a brani celeberrimi quali Heart of the Country, Mull of Kyntire, When I’m Sixty-Four, Here Today, Maybe I’m Amazed. Nei capitoli seguenti sono presenti testi di canzoni dei Beatles, degli Wings, di Paul solista, ma anche poesie mai pubblicate prima. Una delle più care all’autore stesso è quella dedicata al defunto amico Ivan Vaughan, il quale ebbe il merito di presentare McCartney a Lennon il 6 luglio 1957 durante una festa parrocchiale a Woolton, dove il giovane John si era esibito con il suo gruppo, The Quarrymen.
I capitoli successivi sono significativamente intitolati Yesterday, Friends and Enemies, The Business, The World Tonight, All the Lonely People e racchiudono versi immortali come quelli di Penny Lane, Hey Jude, The Long and Winding Road ma anche brani ironici come Maxwell’s Silver Hammer e poesie, scritte con metrica e struttura di varie tipologie, dai titoli emblematici come Meditate o Pictures in Song. L’ultimo capitolo, Nova, è interamente dedicato alle composizioni inedite.
Molte liriche di Paul McCartney, pur toccando gli argomenti più vari, hanno spesso un comune denominatore: l’invito a superare l’egoismo, l’intolleranza, la solitudine, la sfiducia nella vita e nel genere umano. Take a sad song and make it better: in questi versi è probabilmente racchiusa l’essenza del McCartney poeta e compositore.
All your life
All your life
You were only waiting for this moment to be free
Blackbird, fly
Into the light of a dark black night