LA MULTIFORME ATTIVITA’ ARTISTICA DI SARA “SHIFTER” PELLUCCHI

A volte ci sono incontri che cambiano la vita, e non mi riferisco ai colpi di fulmine o all’anima gemella. Semplicemente, quando meno ce lo aspettiamo, in una circostanza particolare e al tempo stesso non troppo fuori dall’ordinario, come potrebbe essere una fiera del disco, si possono fare incontri interessanti. O, per lo meno, questo è accaduto a me.

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Nell’aprile dello scorso anno, proprio in occasione di un mercatino di vinili, la mia attenzione è stata attirata da un banchetto che pubblicizzava un sito internet di argomento musicale. Si trattava di Art Over Covers, e la persona dietro il banchetto era Sara Pellucchi. Mi sono avvicinata con curiosità e mi sono presentata; da questa circostanza è nata la mia collaborazione con il sito, per il quale ho avuto il piacere di scrivere articoli su copertine di dischi ed altre tematiche di carattere artistico e musicale. Ma il mio racconto non vuole riguardare la mia attività, bensì quella di Sara che, oltre ad essere l’infaticabile anima del sito, sempre alla ricerca di nuovi contenuti da pubblicare e di suggestioni culturali da diffondere, è anche un’artista dall’intensa produzione, il cui lavoro merita di essere ulteriormente conosciuto e divulgato.

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Sara Pellucchi, in arte Shifter, nasce a Seregno (MB) nel 1983 e la sua formazione artistica avviene presso la scuola d’arte di Cabiate (CO), sotto la guida dell’architetto Carlo Orsi. I suoi canali espressivi divengono la pittura espressionista astratta e la fotografia. I quadri di Shifter esprimono il rapporto tra il suo inconscio e il mondo circostante. Forme monocromatiche e immagini stilizzate, spesso provenienti dal mondo della natura, si muovono liberamente sulle sue tele; uno dei colori prediletti, oltre al nero che indubbiamente predomina nelle sue opere, è il grigio, la tonalità del distacco, dell’introspezione, dell’auto-protezione. Uno dei soggetti ricorrenti è Montserrat, l’omino col cappello che vive liberamente nel mondo della fantasia e della creatività. Le fotografie, infine, a colori e in bianco e nero, prediligono paesaggi e particolari, suggestioni gotiche e decadenti e statue che rimandano alla comunicazione con l’aldilà, come è evidente in raccolte quali Visioni in Gradazione, Colornoir e Montserrat Altrove.

Tutta la sua produzione è visibile sul suo sito: http://www.shifter.it

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Parallelamente alle arti figurative, l’altro territorio in cui Sara si muove è quello della comunicazione, con il già citato sito Art Over Covers, che si occupa principalmente di recensioni di copertine di dischi, ma anche di locandine cinematografiche, foto memorabili, interviste, libri e tutto ciò che riguarda il rapporto tra musica, immagine e arte. Il sito è nato nel 2014 e negli anni si è ampliato con nuove sezioni, grazie anche all’apporto di qualificati collaboratori.

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Chiediamo ora alla stessa Sara di raccontarci qualcosa di più.

Sara, per quanto riguarda la tua attività di pittrice, quali sono gli artisti che ami di più e che hanno influenzato la tua attività pittorica?
Ho iniziato sin da bambina ad appassionarmi ai fumetti e a disegnare personaggi. Sono stata ispirata soprattutto da Pinky, il coniglio rosa, di cui leggevo le storie su Il Giornalino, per poi diventare una grande fan di Silver, disegnatore di Lupo Alberto. Per quanto riguarda l’arte contemporanea, che ho iniziato a studiare con costanza dal 2003, i miei artisti fondamentali sono Alberto Savinio, Arnold Böcklin, Odilon Redon, Mel Ramsden e Gottfried Helnwein. Al primissimo posto, sopra tutti, metterei Gillo Dorfles e Alfred Kubin. Per me, più che una fonte di ispirazione, sono creatori di bellezza e esempi da seguire.

Odilon-Redon

Nel campo della fotografia hai dei punti di riferimento?
Sì, Andrè Kertesz, Paul Strand, Anton Corbijn e ovviamente Man Ray.

Oltre ad essere autrice di articoli, sappiamo che hai scritto anche dei libri…

Ho scritto tre libri: il primo, “Janus”, del 2015, nasce dalla collaborazione con Leonardo Marzorati e Alessandro Colombo, autori di racconti ispirati dai miei quadri e dalle mie fotografie. “Foschie” è il mio primo romanzo biografico/immaginifico, uscito nel 2016, che racconta le avventure oniriche del personaggio Montserrat. “Contrariolandia” è invece un libro per bambini del 2017 scritto a sei mani con la partecipazione di Antonella Astori e i disegni di Lorenzo Mapelli.

L’idea di dar vita ad un sito come “Art Over Covers” nasce indubbiamente dalla tua grande passione per la musica. Quali sono i tuoi musicisti preferiti?
Io parto da una base dark/gothic rock che poi passa al black metal sinfonico, per arrivare alla più estrema elettronica e industrial. I miei gruppi preferiti in assoluto, di cui adoro tutto, anche la parte visiva e scenica, sono: Sisters of Mercy, White Lies, KMFDM, Skinny Puppy, Chemical Brothers, Dimmu Borgir e Dream Theater.

Ed ora una domanda che sicuramente hai posto decine di volte nelle tue interviste: quali sono le tue copertine favorite, quelle che ritieni di maggiore importanza e influenza nel panorama musicale contemporaneo?
Io adoro tutte le copertine di Björk: è l’unica donna che ammiro nel mondo della musica ed ha una genialità senza pari. Per il resto, tralasciando le cover che rappresentano i faccioni in primo piano che hanno poco da dire o sono state scelte senza un vero studio, direi che tutte le altre sono in egual modo da analizzare. Ogni copertina ha una storia e secondo me sono tutte importanti da conoscere. Art Over Covers offre veramente un panorama molto vasto e divertente per potersi appassionare al mondo degli artwork perché sa trasformare l’immagine in un racconto stimolante e molto suggestivo.

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Le mie copertine preferite sarebbero una decina, ma per citarne solo qualcuna direi quella dei Damned dell’album “Damned Damned Damned”, “Travelling Without Moving” dei Jamiroquai e “Speak and Spell” dei Depeche Mode. Guardatevi anche quelle dei White Lies: sono bellissime.

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Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Il primo progetto che spero di portare a termine è la mia prossima mostra personale di pittura, fotografia e scultura che si terrà a Meda (MB) presso la Sala Civica Radio che per colpa dell’epidemia del Coronavirus è stata posticipata a data da destinarsi. Il secondo obiettivo è quello di vedere crescere sempre di più il mio sito Art Over Covers e ampliarne il pubblico. Siamo i soli ad occuparci in modo così costante, approfondito, professionale e versatile di copertine e locandine. Chiunque fosse appassionato di arte, cinema, musica e adorasse scrivere sappia che siamo sempre alla ricerca di nuovi redattori da aggiungere al nostro staff!

Potresti darci qualche dettaglio in anteprima sulla tua mostra, che tutti speriamo di poter visitare al più presto?

Verranno esposte opere totalmente nuove, sempre fedeli all’arte minimale e concettuale . Saranno presentati nella sala principale i concept dei quadri Illustri Solitudini, Monadi, Sentinelle, Alture, Le Strade di Casa e False Finestre. Al piano superiore verranno messi in vista i temi fotografici intitolati After Party, l’Io e Conserve Relazionali. Sono state anche realizzate installazioni di scatole sui trampoli intitolate Cubolà di varie misure, che si troveranno posizionate al centro della sala al pian terreno.

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Maria, ti ringrazio di cuore per avermi ospitato sul tuo bellissimo blog: sono veramente contenta di aver conosciuto una persona così colta e piena di passioni come te, mi auguro che sia l’inizio di una lunga e sincera amicizia perché ti stimo moltissimo.

The pleasure and the privilege is mine! Grazie a te, Sara, per averci raccontato della tua attività artistica, ma soprattutto un ringraziamento a titolo personale per avermi dato l’opportunità di scrivere per un vasto pubblico come quello di “Art Over Covers”. La stima e l’affetto sono reciproci: in un momento difficile come questo l’amicizia, la musica, le passioni da condividere, anche a distanza, sono fondamentali per continuare a dare a un senso alla nostra esistenza e per dare sollievo alle nostre ansie e ai nostri timori. Un grande abbraccio virtuale, in attesa di poterci rivedere presto!

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