Andrea Parodi racconta i suoi progetti imminenti, tra cui la 18ma edizione del festival dedicato al songwriter
On the road to Townes Van Zandt: manca poco più di un mese all’attesissimo festival internazionale dedicato al cantautore statunitense, che ritorna dopo due anni a Figino Serenza e che anche in questa edizione, la diciottesima, prevede un ricchissimo cast. Nel frattempo, in uno splendido pomeriggio primaverile, ho avuto modo di incontrare Andrea Parodi, ideatore e promotore della manifestazione, nel suo verdissimo giardino, proprio a Figino, a poche centinaia di metri dal teatro che ospiterà il festival il prossimo 14 maggio. Ma questo evento è solo uno dei tantissimi che Andrea sta organizzando, come ha raccontato durante la nostra chiacchierata.

La primavera si annuncia come un periodo ricchissimo di eventi, tour e concerti ma, prima di parlare di questo, vorrei fare un passo indietro, citando il fatto che, nei mesi scorsi, la rivista “Buscadero” ha scelto il tuo album “Zabala” come una delle migliori uscite discografiche del 2021…
Questo riconoscimento per me è molto emozionante, perché Buscadero è stata un punto di riferimento fondamentale nella mia vita. Prima ancora di essere un cantautore, io sono sempre stato un grande appassionato di musica e un ascoltatore curioso, desideroso di allargare i miei orizzonti, e a questo proposito non posso fare a meno di condividere i miei ricordi, raccontando “where it all began”. A Cantù, negli anni Ottanta, c’era un negozio di dischi, Music Maker, dove è avvenuto il mio “svezzamento musicale”: nel 1982 la prima cassetta che comprai proprio qui si chiamava Twist’82, poi nello stesso anno presi una cassetta di De André… questi furono i miei primi acquisti. In seguito tornai in questo negozio negli anni della scuola media, in cui mi appassionai ai Beatles, ma la mia vera e propria formazione ebbe luogo più avanti, quando avevo 15-16 anni. Il titolare del negozio, Fred, era conosciuto per essere uno che dava buoni consigli ai suoi clienti. Gli dissi che volevo un disco country, ma non troppo, in cui si sentissero bene le chitarre acustiche. Lui mi consigliò Guitar Town di Steve Earle. Fu per me una vera scoperta: mi si aprì un mondo, quello del cantautorato americano. In realtà queste sonorità non erano lontane dai miei ascolti di allora, dato che grazie ai miei zii io conoscevo bene Claudio Lolli, De André, Dylan, Springsteen. Ma questi erano artisti famosi, mentre i miei gusti da quel punto in poi si fecero più di nicchia…

Ma arriviamo al tuo rapporto con la rivista…
Tra gli scaffali di “Music Maker” c’era sempre “Buscadero” e Fred mi disse: “Questa è la Bibbia”… la conobbi così. Negli anni io ho iniziato a collaborare con questo mensile, scrivendo, ma soprattutto “inventando”, in seguito, il festival del Buscadero Day. Ma, a parte questo rapporto di collaborazione, devo riconoscere che ricevere un tale apprezzamento da questa rivista, che per scelta si occupa poco di musica italiana, è sicuramente per me un onore ed un piacere. Del resto Zabala è un disco di respiro internazionale, in cui hanno suonato tantissimi musicisti americani, e questo è stato sicuramente un fattore determinante nell’assegnazione di questo riconoscimento. Io sono cresciuto con queste due “anime”, due influenze, quella del rock statunitense e quella dei cantautori italiani, e su “Buscadero” trova spazio soprattutto chi riesce a far dialogare questi due universi. Devo però dire che il mio più grande punto di riferimento nel cantautorato nostrano è senza dubbio Claudio Lolli.


Passiamo adesso in rassegna i tuoi progetti più imminenti…
Cominciamo dal 23 aprile: per celebrare il Record Store Day, importante iniziativa in difesa dei negozi di dischi indipendenti, ci sarà un grande evento diurno e serale. A partire da mezzogiorno, davanti al negozio Carù Dischi di Gallarate si alterneranno numerosi gruppi, fino alle 17, per un concerto gratuito. Vorrei ricordare che questo storico negozio è stato menzionato dal quotidiano The Guardian nella Top Ten dei migliori rivenditori al mondo. Questa la scaletta completa: Francesco Piu, Ry Cavanaugh & Jennifer Kinball, James Meadow, Arizona Parker, Claudia Buzzetti & Paolo Ercoli, Max De Bernardi & Veronica Sbergia, Maurizio Gnola Glielmo & Jimmy Ragazzon, Smallable Ensemble, Chris Jagger, Andrea Parodi & Borderlobo.
In serata ci sposteremo poi a Somma Lombardo, all’agriturismo La Viscontina, per una serata (che prevede anche una cena) i cui proventi saranno devoluti alla lotta al Parkinson, in collaborazione con l’associazione Woodinstock. Il cast sarà molto variegato: Chris Jagger, Marco e Marta Ferradini, Francesco Baccini, il comico di Zelig Giovanni Cacioppo ed una super band con Alex Gariazzo, Paolo Ercoli, Raffaele Kohler, Luciano Macchia e molti altri straordinari musicisti. Lo stesso giorno parte il tour di Chris Jagger, che sarà per una settimana in Italia, e poi a maggio… succederà di tutto!

Racconta… quali sono gli eventi in programma?
Il 5 maggio arriverà dagli USA la violinista Scarlet Rivera e faremo insieme un concerto alla Feltrinelli di Milano, in piazza Gae Aulenti. Si prosegue poi l’8 maggio con un evento straordinario: la musica di Fabrizio De André e quella di Bob Dylan saranno al centro di un concerto d’eccezione che vedrà protagonista Dori Ghezzi insieme alla stessa Rivera, presso il castello di Somma Lombardo, alle 18. Scarlet per me è un personaggio mitico… il disco Desire di Bob Dylan, in cui lei ha suonato, è uno di quelli che ho consumato a furia di ascoltarlo, anche perché contiene il brano Romance in Durango, che poi è stato tradotto da Massimo Bubola e Fabrizio De André con il titolo Avventura a Durango. Rivera proseguirà poi il suo tour insieme a Thom Chacon, songwriter che narra storie di immigrazione e di frontiera messicana: è la prima volta che suoneranno insieme. Arriveranno anche Tim Grimm, “Banana” Lowell Levinger, Chris Buhalis, Eric Andersen, Andrea Ramolo e molti altri artisti che confluiranno al Townes Van Zandt Festival, domenica 14, che giunge quest’anno alla diciottesima edizione e si terrà, come di consueto, al teatro Sacro Cuore di Figino Serenza. Ricordiamo che nei due anni di pandemia il festival è stato “sostituito” da un percorso di 38 episodi online, dal titolo “On the Road to Townes Van Zandt”, con l’idea di far diventare la manifestazione, non appena possibile, un evento itinerante.
Ma sono sicura che ci sia in serbo molto altro… non è così?
Infatti… ci saranno altri eventi collaterali al festival. Si comincia il 12 maggio a Torino con il concerto di fine stagione del Folk Club, che vedrà sul palco una super band con Scarlet Rivera, Thom Chacon, Andrea Parodi Zabala, Alex Gariazzo, Raffaele Kohler e Paolo Ercoli. Sarà una festa per cominciare a entrare nel vivo del Festival. Si prosegue il 13 a Parma, al Parco della Musica, con un tributo a Bob Dylan dal titolo “Tangled up in the Park” insieme a Scarlet Rivera, Eric Andersen e molti altri artisti, mentre il 15 maggio al Castello Visconti di San Vito di Somma Lombardo Tim Grimm, Chris Buhalis e Thom Chacon renderanno omaggio a John Prine, un altro straordinario cantautore. Quest’ultimo sarà un evento pomeridiano gratuito, alle 18, che potrà essere abbinato con la visita guidata al castello. Tutti i tour di questi artisti toccheranno moltissime località d’Italia, dal Trentino alla Puglia. A partire da giugno, poi, ci partirà la settima edizione della rassegna Storie di Cortile, con la formula già sperimentata negli anni precedenti, vale a dire il connubio tra musica e storytelling; rispetto al passato, si aggiungeranno altri comuni che ospiteranno gli eventi.


Aggiungo che il 6 maggio, in occasione del mio compleanno e ad un anno di distanza dall’uscita del mio album Zabala, uscirà il video della canzone C’è, che abbiamo girato a Piombino. Sempre a Piombino si terranno due serate, il 26 e il 27 luglio, con un programma in via di definizione; confermati sono gli ospiti Paola Turci e Daniele Silvestri; è una manifestazione patrocinata dal Club Tenco. Ma l’evento clou dell’estate sarà, ovviamente, il Buscadero Day, che tornerà a Ternate il 22 e il 23 luglio. Tra gli ospiti già annunciati ci sarà il figlio di Ry Cooder. Nei prossimi giorni, infine, partirà la prevendita dei biglietti del TVZ, presso i consueti rivenditori ed anche online, tramite la piattaforma Eventbrite.

I prossimi mesi si prospettano, dunque, come un lungo viaggio musicale, con tante tappe già prefissate ed altre da scoprire lungo il cammino. Non resta che incamminarci idealmente, dunque, verso il TVZ Festival e tutti gli altri appuntamenti che renderanno questa primavera e l’estate delle stagioni memorabili. In attesa di tutti questi straordinari eventi, ai quali non mancherò di partecipare, ringrazio Andrea Parodi per il tempo che mi ha dedicato.
