Il musicista inglese sarà in tournée dal 23 al 30 aprile

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Mentre Mick Jagger sarà a breve impegnato nel tour europeo per i sessant’anni di carriera con i Rolling Stones, per la prima volta senza Charlie Watts, e farà tappa anche a San Siro il prossimo 21 giugno, suo fratello minore, Chris, inizia tra pochi giorni, il 23 aprile, la sua tournée italiana.

Ma che cosa ha significato per Christopher, nato nel 1947, essere il secondogenito in una famiglia che ha dato i natali al frontman di una delle band più importanti e longeve della storia del rock? A questa domanda, scontata, ripetitiva e forse non molto gradita, il musicista ha dato le sue risposte nella sua autobiografia Talking To Myself, uscita il 10 settembre scorso negli Stati Uniti. Nella stessa data è stato pubblicato anche il suo ultimo album, Mixing Up The Medicine.

Chris Jagger non è, e non ha mai voluto essere, un eterno secondo, anche se la sua attività è stata inevitabilmente messa in ombra da quella di Mick. La sua carriera è stata poliedrica e variegata e ha trovato espressione non solo in campo musicale, ma anche in altri ambiti artistici e culturali.

Chris ha lavorato, infatti, come attore teatrale e cinematografico, giornalista (ha scritto per Rolling Stone, The Guardian, Daily Telegraph) e speaker radiofonico. Ha inoltre al suo attivo una dozzina di album realizzati come solista e con la sua band, gli Atcha, e ha composto oltre 100 canzoni.

Il progetto di scrivere la propria autobiografia, concepito già negli anni Novanta ma non andato in porto fino a poco tempo fa, ha preso forma proprio durante i mesi del lockdown del 2020: in quel periodo l’artista ha deciso di scrivere le proprie memorie da solo, senza collaboratori, e di trovare la propria “voce”, il proprio stile di scrittura, che si è rivelato ironico e tagliente. Nel libro egli rievoca la vita in famiglia a Dartford, gli anni della sua prima adolescenza, quando a 14-15 anni seguiva i primi concerti della band del fratello, la passione condivisa con quest’ultimo per il blues, lo svolgimento della carriera degli Stones e le sue personali esperienze artistiche e musicali. E poi suoi i viaggi in India, Pakistan ed Israele, in cui recitò in una produzione del musical Hair.

Talking To Myself è anche il titolo di un brano dell’album Mixing Up the Medicine, uscito in contemporanea al libro. Il disco, il tredicesimo della carriera del musicista, è stato realizzato insieme al pianista e storico collaboratore Charlie Hart. Si tratta di un lavoro eclettico, che esplora le varie sonorità a cui Jagger si è accostato durante il proprio percorso: dal blues al folk, dal rock ad ai ritmi jazzati di Hart ed al R&B, da accenni funky e reggae, al cajun ed allo zydeco.

Hanno contribuito alla realizzazione dell’album musicisti eccellenti come Olly Blanchflower al contrabbasso e Dylan Howe, già membro degli Atcha, alla batteria, John Etheridge alla chitarra jazz, Jody Linscott alle percussioni e il produttore John Porter (collaboratore di Smiths, Roxy Music, BB King ed Elvis Costello) che a sua volta ha coinvolto Neil Hubbard, chitarrista di Bryan Ferry e Joe Cocker.

Alcuni dei testi dell’album sono nati dall’incontro letterario di Chris con la poesia di Thomas Lovell Beddoes, poeta e drammaturgo inglese dell’800. Jagger ha conosciuto l’opera di questo oscuro autore tramite una citazione di Ezra Pound. Beddoes, nato nel 1803, era originario di Bristol; suo padre, medico, scienziato e prolifico scrittore, era amico del poeta romantico Samuel Taylor Coleridge. Thomas fu un alcolizzato, uno spirito inquieto, soffriva di crisi depressive e si suicidò a soli 45 anni, nel 1849. Le sue liriche sono state lo spunto per tre tracce dell’album: Anyone Seen My Heart, uno ska-pop in cui Chris duetta con il fratello Mick; il brano soul Wee Wee Tailor e, infine, Loves’ Horn. Altri brani, come Talking To Myself (che riprende il titolo dell’autobiografia), Merry Go Round e A Love Like This, risentono dell’influenza jazzistica di Hart. Un inno al legame fraterno è invece il blues di Hey Brother. Tra l’altro, il titolo del disco riprende un verso di Subterranean Homesick Blues di Bob Dylan, brano dell’album Bringing It All Back Home:

Johnny’s in the basement mixing up the medicine
I’m on the pavement thinking about the government
The man in the trench coat, badge out, laid off,
Says he’s got a bad cough wants to get it paid off

Interpellato in proposito, Jagger ha affermato che il riferimento potrebbe essere stato, inizialmente, inconsapevole, ma che comunque esso rivela la sua grande passione per lo stesso Dylan.

Ciò che unisce le canzoni dell’album, a detta dello stesso Chris, è una certa crudezza, ma anche la scioltezza, frutto di un senso di profonda sinergia tra i musicisti.

Quando non è impegnato in tour, concerti ed altre attività artistiche, Jagger vive insieme a sua moglie e a una numerosa famiglia in una fattoria di Glastonbury, dove risiede da oltre vent’anni a contatto con la natura, allevando polli e pecore. La moglie Kari-Ann Muller, modella in gioventù, compare sulla copertina dell’album omonimo dei Roxy Music (1972) e su quella di The Hoople (1974) dei Mott The Hoople.

Il tour di Chris Jagger comincerà sabato 23 aprile con un doppio spettacolo. Il pomeriggio egli sarà il padrino del Record Store Day davanti allo storico negozio Carù Dischi di Gallarate che il quotidiano The Guardian ha inserito nella top 10 dei migliori negozi di dischi indipendenti al mondo. La sera sarà protagonista di uno spettacolo musicale a favore della lotta al morbo di Parkinson, presso l’Agriturismo La Viscontina di Somma Lombardo insieme a numerosi ospiti tra cui Francesco Baccini e Marco Ferradini. La tournée proseguirà in Liguria, Emilia e Toscana e si concluderà giovedì 29 alla Feltrinelli di Piazza Gae Aulenti a Milano e venerdì 30 al Folk Club di Torino.

Queste le date del tour:

23/4 GALLARATE (VA) – CARU’ DISCHI – RECORD STORE DAY – 4 pm

23/4 SOMMA LOMBARDO (VA) – LA VISCONTINA – 9 pm

24/4 GENOVA – I GIARDINI LUZZATI – 9 pm

26/4 CASTELVETRO (MO) – LAMBRUSCHERIA CA’ BERTI – 9 pm

27/4 PIAN DI SCO (AR) – MACELLERIA BUCCIANTI – 5.30 pm

29/4 MILANO – LAFETRINELLI BABITONGA– 7.30 pm

30/4 TORINO – FOLK CLUB – BUSCADERO NIGHT – 9 pm